27 marzo 2008

SOGNI SPARSI NEL CASSETTO


La Fondazione Federico Fellini, dopo il successo riscosso con la mostra "Fellini Oniricon " Il libro dei miei sogni", presentata prima a Roma in occasione della Festa del Cinema e poi a Rimini a Castel Sismondo, ha deciso di far conoscere al pubblico altri materiali analoghi, svelando così nuovi elementi dell’universo fantastico del Maestro.
Oltre agli straordinari “racconti” notturni presenti nel Libro dei sogni, così intimamente legati a quelli cinematografici, c’è dunque dell’altro.
C’è una serie di disegni infilati in ordine sparso fra le pagine dei due volumi originali del Libro dei sogni.
C’è lo storyboard del sogno del cinese realizzato nel 1971, ma che si riferisce ad un sogno del 1960 raccontato in almeno tre versioni differenti; ci sono dei tovaglioli, su cui l’estro incalzante del genio ha impresso altre misteriose chimere.
Ci sono inoltre, in anteprima assoluta, le fantasie oniriche di un’amica rielaborate dalla creatività del regista e trasformate in immagini.
È risaputo che Fellini aveva un interesse nei confronti dei sogni di amici e collaboratori ai quali chiedeva insistentemente di raccontarglieli.
Se, come dice Kezich, il Libro dei sogni rappresenta “la parte più autentica e personale” della sua filmografia, questo singolare confronto con le rielaborazioni grafiche che lo stesso Fellini produceva appropriandosi in qualche modo dei sogni degli altri può permettere un ulteriore passo avanti verso la comprensione dell’arte felliniana.
I sogni presentati in questa esposizione appartengono tutti ai primi anni sessanta, che sono poi gli anni in cui Fellini ha iniziato il suo rapporto con Bernhard, lo psicoanalista junghiano che lo sollecitò a fissare su carta le sue fantasie oniriche e che diede di fatto il via alla stesura del Libro dei sogni.
Una dimensione, quella onirica appunto, che diventa da allora centrale nella sua attività creativa: basti pensare a diverse sequenze dei film di quel periodo e in particolare ad 8½, capolavoro del 1963, dove sogno e realtà si sovrappongono fino a confondersi.
Fellini non abbandonerà più questa chiave interpretativa e per questo i suoi sogni, realizzati con il talento di un vero e proprio artista figurativo, non hanno solo un indiscusso valore estetico, ma ci aiutano ad avvicinarci ai significati più profondi della sua poetica.

La mostra, a ingresso libero, è stata inaugurata dal Sindaco di Rimini Alberto Ravaioli giovedì 20 marzo, alle ore 18,30, nel Museo Fellini di via Clementini (angolo via Oberdan)
Rimarrà aperta tutti giorni, fino al 31 agosto , tranne il lunedì, dalle 16,30 alle 19,30.
Il sabato e la domenica anche la mattina dalle 10 alle 12.
Sono previste visite su prenotazioni per gruppi e comitive.

Per informazioni:
Fondazione Fellini, via Oberdan 1, Rimini
tel. 0541-50303
fondazione@federicofellini.it - museo@federicofellini.it
www.federicofellini.it

25 marzo 2008

LA DIGA DI RIDRACOLI


La DIGA DI RIDRACOLI , che si trova in una frazione del comune di Bagno di Romagna , in provincia di Forli'- Cesena , chiude una strettoia della valle del fiume Bidente, un paio di chilometri dalla piccola frazione di Ridracoli.
L'invaso artificiale si estende per più di 3 chilometri all'interno del Parco nazionale delle foreste Casentinesi, monte Falterona e Campigna.

La grande diga della Romagna è stata costruita dal Consorzio Acque tra il 1974 e il 1982 ma il progetto di dare acqua alla Romagna facendola scorrere fino a valle dai verdi e gorgoglianti ruscelli delle colline romagnole dell'alto Appennino, nasce molto prima, addirittura nel II secolo d.C. quando l'imperatore Traiano fece costruire un acquedotto che da Meldola portava acqua fino a Ravenna.

Il Consorzio Acque, a cui aderiscono i 50 Comuni, interessati all'approvvigionamento idrico, tuttavia, ha un'origine più recente, è stato costituito infatti nel 1966.
Lo studio e il progetto dell'Acquedotto di Romagna, che avrebbe dato luogo alla diga di Ridracoli e al lago artificiale, è stata avviata nei primi anni '60.
Costruita la diga che sbarra il fiume Bidente l'invaso è stato riempito, e quella che un tempo era una verde vallata romagnola è diventata un lago.
L'acqua dell'invaso ha raggiunto il suo massimo livello nel gennaio del 1986 dando luogo al grandioso spettacolo della sua prima tracimazione dall'altezza di oltre 103 metri e larga 36 m. alla base.

Insieme alla diga è stato avviato un ampio lavoro di rivalutazione e difesa ambientale che ha portato alla ristrutturazione ed alla rivitalizzazione dei piccoli centri montani e delle valli circostanti che hanno guadagnato nella loro valenza ambientale e turistica in Romagna.
Sopra l'invaso della diga di Ridracoli, c'è un camminamento dalla larghezza di 10 metri. La lunghezza dell'arco è di 432 metri, per un totale di 600 mila metri cubi di calcestruzzo.
La struttura si sviluppa in larghezza su 27 conci, posati su un pulvino che segue il profilo della diga, a spessore variabile.
Si raggiunge la diga , attraverso una strada di recente costruzione, qui troviamo un ampio piazzale che ospita un bar ed alcune strutture per pic nic o per una sosta.
Dalla sua altezza si domina il meraviglioso panorama del lago e della diga.
Il lago si può anche navigare: un imbarcadero consente, infatti, nei mesi da giugno ad agosto, l'imbarco per gite sull'acqua verde.
Il percorso dura 45 minuti e si riesce a raggiungere tutti gli angoli nascosti del lago.
E' una vera meraviglia !!!!


******** TARIFFE ******

Intero € 3,00
Ridotto € 2,60


RIDRACOLI è un piccolo paese formato da tre case, un palazzo, una chiesa ed un ponte a schiena d'asino: un paese che sarebbe stato inghiottito dal tempo se, poco più sopra, non fosse nata la diga.

In quarant'anni anni lo spopolamento è stato fatale: piccolo borgo di circa 230 abitanti nel 1951, oggi ne conta più o meno 10, ma il tempo qui si è fermato quarant'anni fa.
Il nome deriva, forse, dalla presenza in loco di un piccolo oratorio, un modesto eremo fra le valli, poco discosto dall'abbazia madre di Camaldoli che tanto ha influenzato la cultura e la vita di questi luoghi. L'esistenza di Ridracoli è documentata sin dal 1216, come possedimento dei conti Guidi.
Nel XV secolo fu piccolo Comune sotto la sfera politica e culturale di Firenze. Con la progettazione della diga, posta a circa 2 chilometri dal piccolo nucleo abitato, è arrivata da queste parti anche la corrente elettrica, e il grande invaso, oltre ad assicurare acqua alla Romagna ha conferito qualificazione naturalistica ai luoghi intorno.
Da qui, sentieri e itinerari antichissimi ed oggi inconsueti portano nel cuore verde dell'Appennino.


Completata nel 1982 la grande diga ad arco ha un'altezza di 103,5 metri e una larghezza di 432 metri, crea un lago dalle profonde acque verdi di circa 100 ettari quadrati per una capienza di 33 milioni di metri cubi d'acqua.
La diga è al servizio dell'Acquedotto di Romagna per dissetare 48 comuni romagnoli più San Marino, ripercorrendo un tracciato molto antico.
Infatti, già nel 1° secolo i Romani sfruttavano l'acqua del Bidente per l'assetata pianura, quattro secoli dopo fu Teodorico a ridare vita all'acquedotto dell'imperatore Traiano, tanto che il Bidente fu chiamato "Flumen Acqueductus".
Il moderno centro di controllo si trova a Capaccio, nei pressi di Santa Sofia, da dove viene applicato un costante monitoraggio sulla diga e sull'ambiente circostante.
Nel piccolo e antico borgo di Ridracoli è stato allestito l'Idro Ecomuseo delle Acque di Ridracoli, dove scoprire tutti i segreti dell'acqua.



Si può visitare la Diga acquistando un biglietto nel quale è compreso anche l'ingresso all'Idro Ecomuseo delle Acque di Ridracoli.


¸.•´¯)¸.•*☼¸.•´¯)¸.•*☼ PER INFORMAZIONI

Idro Ecomuseo delle Acque di Ridracoli
tel. 0543 917912 - oppure tel. 0543 903733



¸.•´¯)¸.•*☼¸.•´¯)¸.•*☼ COME RAGGIUNGERE LA DIGA

Usciti dal casello autostradale A14 di Forlì seguire indicazioni per Meldola.
Continuare in direzione S.Sofia lungo la strada Statale 310.
Si supera il paese di S.Sofia in direzione Campigna e dopo 2 chilometri si devia a sinistra per Ridracoli.

Alcuni siti che calcolano il percorso vi consigliano di uscire a Cesena nord dalla A14, passare per la E45 ed uscire in località San Piero in Bagno, e poi andare a Santa Sofia.
NON FATELO, la strada che va da San Piero a Santa Sofia è 15 km di curve strettissime.
Seguite il mio consiglio, anche se vi sembra più lunga (e non credo lo sia), è molto molto più comoda quella che vi ho suggerito.

Ora , con l'arrivo della bella stagione non c'è niente di più bello che trascorrere una giornata in mezzo alla natura ....e la DIGA DI RIDRACOLI è una meraviglia dell'uomo che merita sicuramente di essere visitata.....resterete senza fiato anche voi..........

24 marzo 2008

A TE ♥♥♥





Una bellissima canzone di Jovanotti , tratta dal suo ultimo albun " SAFARI "

A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un' immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei...
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni...

21 marzo 2008

RADICI RESISTENTI

Ho deciso di aderire anche io ad una iniziativa scovata sul blog dell'amica BARBY ,LA ZEBRA DI TORINO.


L'iniziativa del passa-parola tra 100 bloggers è molto bella, ma ancor più bella è l'iniziativa RADICI RESISTENTI.

Molto strana e curiosa.

Sul sito troverete tutte le istruzioni del caso e cliccando sul ribbon potete aderire anche voi.
Oltre a inserire il ribbon che trovate in alto a destra, dovete postare qualcosa sulla festa del 25 APRILE e il racconto di come si vorrà passare la festa.

E' troppo presto per pensare a come festeggiare il 25 aprile; io ancora non so cosa farò , nè se ci saranno eventi particolari.

Sapete cosa mi stuzzica ?
L'idea carina e divertente della'amica torinese che vorrebbe fare una staffetta partigiana in bicicletta con un messaggio nascosto nel reggiseno .
Chissà cosa sarà scritto in quel messaggio ???


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Le istruzioni per partecipare all’iniziativa RADICI RESISTENTI - 25 aprile, 100 bloggers (guarda le adesioni):


1. fai un post dedicato al 25 aprile. usate il tag 25aprile,e/ oppure
2. prendi un badge qui sotto e mettilo sul tuo sito o blog, /oppure
3. passa parola ad altri bloggers!
4. raccontaci cosa stai facendo! Qualunque mezzo va bene: commento, email,
piccione viaggiatore, staffetta partigiana in bicicletta con messaggio
nascosto nel reggiseno.

IL MAESTRO DELLA SCULTURA CONTEMPORANEA


ARNALDO POMODORO è probabilmente il più grande scultore contemporaneo italiano, e la ROMAGNA gli ha dato i natali il 23 giugno 1926.

Benché si traferisca presto a Orciano di Pesaro, nelle Marche, Pomodoro nasce a Morciano di Romagna, e trascorre la sua infanzia e adolescenza nei dintorni del Montefeltro.

Dopo gli studi di architettura, Arnaldo, come suo fratello Giò, esordì come disegnatore, decoratore ed artigiano del metallo.
Creava monili, pezzi astratti di oreficeria, piccole sculture in oro e argento che lasciavano intravedere valide premesse per una nuova scultura, lontana dalle forme tradizionali.
Notevole, comunque è il debito di riconoscenza dell'artista nei confronti dei maestri del primo Novecento ed in particolare Paul Klee e Costantin Brancusi.

La sua fama di scultore ha fatto il giro del mondo, soprattutto per le sue particolari sfere di bronzo, il materiale prediletto per le sue opere, che si scompongono, si "rompono" e si aprono davanti allo spettatore, in un contrasto tra la levigatezza perfetta della forma e la complessità nascosta del meccanismo interno.
Le sue opere sono esposte in grandi piazze europee e mondiali (Milano, Copenaghen, Brisbane), di fronte al Trinity College dell’Università di Dublino, al Mills College in California, nel Department of Water and Power di Los Angeles, nel Cortile della Pigna dei Musei Vaticani e nelle maggiori raccolte pubbliche del mondo.
Nel 1991 è stato collocato davanti al Palazzo della Gioventù a Mosca il "Disco Solare", dono della Presidenza del Consiglio all’Unione Sovietica, e nel 1992 è stata installata un’opera di grandi dimensioni "Papyrus" nei giardini del nuovo Palazzo delle Poste e Telecomunicazioni a Darmstadt in Germania.

Nel 1995 ha realizzato per incarico del Comune di Rimini una scultura in memoria di Federico Fellini, nel 1996 è stata collocata nel piazzale delle Nazioni Unite a New York l’opera "Sfera con sfera " del diametro di metri 3,30 e nel 1998 ha ricevuto l’incarico di realizzare il portale del Duomo di Cefalù.

Dalla Rocca Malatestiana di Cesena, all’Hakone Open-Air Museum in Giappone, da Palazzo Diamanti a Ferrara fino Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, le sue esposizioni hanno fatto il giro del mondo, e i numerosi riconoscimenti e premi ottenuti (Laurea ad honorem in Lettere dal Trinity College dell’Università di Dublino, titolo di Socio Onorario della Accademia di Brera, Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ecc..) ne dimostrano il peso a livello internazionale.

18 marzo 2008

RIMINI E'.....NON SOLO MARE.............


RIMINI , oltre ai numerosi stabilimenti e locali notturni, è anche una città ricca di storia e di cultura.

Tra i monumenti più conosciuti e meta obbligata per una visita in città va ricordato il TEMPIO MALATESTIANO , uno dei monumenti più importanti di tutto il Rinascimento.

Costruito a partire dal 1450 da Leon Battista Alberti su commissione del signore della città, Sigismondo Malatesta (da cui prende il nome), è la summa degli studi del celebre studioso rinascimentale.
Infatti il Tempio (è l’unico luogo di culto al mondo a chiamarsi Tempio) non è altro che il restauro di una precedente chiesa dedicata a San Francesco che l’Alberti rivestì di un elaborato scrigno marmoreo costruito su elaborati rapporti geometrici (doveva essere l’esempio visibile degli studi sulla prospettiva che l’Alberti stava completando in quegli anni).
L’esterno è caratterizzato da una serie di grandi arcate a tutto sesto a ricordo del vicino Arco di Augusto, mentre l’interno non era altro che la celebrazione di Sigismondo (numerosi sono i simboli che rimandano alla sua persona).

Nel TEMPIO MALATESTIANO , purtroppo incompleto, si conservano due gioielli dell’arte italiana:
* la prima versione del Crocefisso di Giotto, posto sull’altare,
* e nell’ultima cappella di destra il famoso affresco di Piero della Francesca raffigurante Sigismondo Malatesta al cospetto di San Sigismondo.

Poco lontano da qui si trova l'ARCO D'AUGUSTO , iniziato a costruire nel 27 a.C. per decreto del Senato Romano che voleva onorare Augusto per aver restaurato la via Flaminia e le più importanti strade d’Italia.
Doveva sicuramente far parte dell’antica cinta muraria della città, oggi purtroppo scomparsa, e a chi entrava in città appariva come un grande arco trionfale.



Un altro momumento molto bello da visitare è : CASTEL SIGISMONDO.

Sigismondo Pandolfo Malatesta fece costruire in città un castello, del quale è conservato solamente il nucleo centrale.
Concepito allo stesso tempo come palazzo e come fortezza, doveva dimostrare la grandezza e la potenza del suo proprietario.
Si dice che il progetto del castello fosse dello stesso Sigismondo, e proprio per questo sono state esposte delle grandi epigrafi marmoree murate nell’edificio.

Il castello si presentava ai visitatori come una immensa costruzione, dalle grandi torri che emergevano dal fossato come fossero piramidi.
La posizione del castello era strategica, in quanto chi passava la cinta muraria della città e la stessa poteva essere facilmente controllata.

Oggi Castel Sigismondo è utilizzato come spazio espositivo ed è sede di importanti mostre a livelli internazionale.

13 marzo 2008

CHE E' ??.....CHEECOTING


Dal 20 al 24 marzo 2008 , torna ad essere protagonista della spiaggia di Rimini , una storica passione, quella per le biglie.

Nato negli anni ‘60 come intrattenimento sulla spiaggia, il Cheecoting ha subito appassionato i più piccoli e non solo, sino a dar vita a veri e propri tornei.
L’età dei giocatori è via via aumentata e mutato è anche il luogo in cui praticare la disciplina, spesso lontano dalla spiagge in cui nata.

Rimini, come sempre al centro di nuove tendenze, ha voluto riportare al vecchio splendore il gioco delle biglie, organizzando presso il bagno 26 un incredibile Torneo di Cheecoting, tra tunnel, paraboliche, salti ed evoluzioni che metteranno a dura prova anche i più esperti in un percorso tortuoso e su piste giganti.

La spiaggia di Rimini ospiterà per il quarto anno consecutivo il campionato di cheecoting: biglie colorate si sfideranno fra tunnel, salite, discese e salti che scandiranno il tortuoso e spettacolare percorso sabbioso delle piste giganti.



* IL CHEECOTING: c’è chi dice che prende spunto dalla parola chico, i ragazzini impegnati in questa disciplina nelle assolate spiagge di Acapulco; c’è chi invece sostiene che "cheecoting" sia un inglesismo che deriva dal verbo ciccare, ossia l’azione di colpire la pallina con un dito.

* IL BIGLIODROMO : La pista principale dove si svolgeranno le sfide: lunga oltre 50 metri tra salti, paraboliche, laghetti e giri della morte e circondata da tribune per gli spettatori. Da un palchetto centrale il cronista animerà la gara e le sue fasi con un DJ che seguirà con musica e suoni i momenti più spettacolari delle gare.

* IL CHEECOTING-VILLAGE : Un villaggio allestito sulla sabbia sarà il grandioso palcoscenico sul quale si sfideranno i ‘campioni’ all’interno di una tre giorni di gare, giochi e feste a pochi passi dalla battigia. Chiunque potrà avvicinarsi al mondo del "Cheecoting", costruendosi una sua pista personale, grazie all’aiuto di esperti del settore: attorno al percorso principale si svolgeranno tante altre competizioni che coinvolgeranno i bambini e gli eterni giovani presenti.

L’organizzazione e la gestione delle gare è stata affidata alla Federazione Italiana Cheecoting Amatoriale che si farà anche carico di assistere quanti, durante la manifestazione, vorranno avvicinarsi a questa disciplina.

L’iscrizione alle gare è aperta a tutti e soprattutto è gratuita.

Il premio più ambito: la biglia d'oro

Per informazioni: 0541 56902

11 marzo 2008

SOGNAMI......Biagio Antonacci





ascoltiamo un po' di musica insieme al grande Biagio Antonacci



CHE QUESTA MIA CANZONE .... ARRIVI A TE
TI PORTERà DOVE NIENTE E NESSUNO L'ASCOLTERà-
LA CANTERò CON POCA VOCE... SUSSURRANDOtela
e arriverà PRIMA CHE TU......TI ADDORMENTerai....

E se...... mi sognerai
Dal cielo cadrò-----
E se .....domanderai....
Da qui risponderò.........
E SE...... tristezza e vuoto avrai
Da qui .......... cancellerò

Sognami se nevica
Sognami sono nuvola
Sono vento e nostalgia
Sono dove vai.....

E se mi sognerai
Quel viso riavrò...
mai più.. mai più quel piangere per me
sorridi e riavrò........

Sognami se nevica
Sognami sono nuvola
Sono il tempo che consola
Sono dove vai.....

Rèves de moi amour perdu
Rèves moi, s'il neigera
Je suis vent et nostalgie
Je suis où tu vas

Sognami mancato amore
La mia casa è insieme a te
Sono l'ombra che farai
Sognami da li..........

Il mio cuore è li....



*****************************



In data 08.04.2008
alle ore 21.00
Titolo dell'Evento : VICKY LOVE TOUR - 2008
al Palasport 105 STADIUM di RIMINI
grande concerto di BIAGIO ANTONACCI..........

.....io ci sarò.......

IL RICORDO....DI MIO PADRE

Malinconia dolce
esalta
ombre dell'anima
ricordi
dell'infanzia
profumi
di una serata a casa:
il cibo pronto per la cena
Voci care
che oggi
non posso più ascoltare
giochi semplici
di quando ero bambina
e il volto forte e sereno
di mio padre.


Conservo nel cuore
parole non dette.

Ferite aperte
fatte e ricevute
chiarimenti mancati
e abbracci non dati.

Nel cuore lacrime
di dolore e di felicità
rimorsi e rimpianti
e nostalgia di te.



.............un pensiero a mio padre : 19 Marzo Festa del Papà.........

7 marzo 2008

LA SAGRA DELLA PAGNOTTA PASQUALE


.............. quello che mi ha spinto ultimamente a ritornare a SARSINA , è stato in occasione della famosa SAGRA DELLA PAGNOTTA PASQUALE .

Questa SAGRA , serve per far conoscere un prodotto tipico locale , dell'APPENNINO ROMAGNOLO .

LA PAGNOTTA , è un dolce tipico di SARSINA e dintorni , che un tempo si mangiava la mattina del giorno di PASQUA insieme all'uovo benedetto e allietava anche le tavole dei più poveri.
Ogni famiglia possedeva una pagnotta di 3/4 kg.

A SARSINA le PAGNOTTE si cominciano già a fare nel periodo di Quaresima e come ogni anno , nelle due Domeniche prima di PASQUA , nella piazza centrale , si allestiscono stand gastronomici con assaggi gratuiti della PAGNOTTA , che poi si potrà acquistare presso i fornai locali.
Quest'anno la SAGRA DELLA PAGNOTTA si svolgerà domenica 9 MARZO e la prossima è domenica 16 MARZO.

Durante la giornata saranno, inoltre, presenti altri stands con prodotti tipici della gastronomia e dell'artigianato romagnolo.

Vi sarà anche musica e animazione.

Per l'occasione sono allestite presso il Centro Culturale, in Via Roma, 24, mostre di pittura, scultura e hobbistica.

Per maggiori informazioni sugli eventi culturali visitate il sito: www.sarsina.info




La preparazione di questo dolce è molto elaborata , basta pensare che viene sottoposta a tre fasi di lievitazione e al centro , viene impresso il Simbolo della Croce .
E' a forma di cupolone color oro , dal peso di 2 kg. circa , come vuole la tradizione, ma ultimamente la fanno anche da 1 kg. , come quella che ho acquistato io.
Non ho resistito al fascino della STAR , la protagonista della giornata , la PAGNOTTA PASQUALE , pacioccona , fragrante, profumata , soffice e........ con tanta uvetta ; ...... naturalmente c'è anche senza uvetta.

SARSINA è un paesino incantevole dove si possono mettere insieme natura , cultura e gastronomia tipica romagnola .

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COME ARRIVARE A SARSINA :

DA BOLOGNA :


- A 14 Direzione Ancona
- Uscita Cesena Nord
- Imbocco E45 Direzione Roma
- Uscita Sarsina

DA ANCONA :

- A14 Direzione Bologna
- Uscita Cesena Nord
- Imbocco E45 direzione Roma
- Uscita Sarsina

DA ROMA :

- E45 Direzione Ravenna
- Uscita Sarsina


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.......una fetta di pagnotta pasquale......la gradite ?????

2 marzo 2008

•*º`☼` UNA GIORNATA A 360 ° •*º`☼`º


Un 'altra passeggiata molto interessante che ho fatto e che vorrei consigliare , se amate il mix tra cultura storia e natura , è la località di SARSINA.

SARSINA è un comune in provincia di FORLI' - CESENA ai confini con le MARCHE ; è un piccolo paesino montano che conta poco più di 3500 abitanti , e dista circa 60 km. da RIMINI.

Nel 250 A. C. vi nacque TITO MACCIO PLAUTO , il più grande commediografo latino di cui restano 21 commedie recitate ancora oggi con successo.
A SARSINA , meta di pellegrinaggio , è la BASILICA CATTEDRALE , costruita intorno al 1000 , ed è considerata un esempio di grande valore e pregio di stile ROMANICO in ROMAGNA .
Questa BASILICA CATTEDRALE è meglio conosciuta come SANTUARIO DI SAN VICINIO.
Fu il 1° Vescovo di SARSINA nel IV sec. e lo fu per 27 anni , poi alla sua morte divenne il Santo Patrono della città.
La sua fama di esorcista è nota ancora oggi.

La caratteristica particolare che attira ogni giorno i fedeli in questa BASILICA è di ricevere la " BENEDIZIONE DI SAN VICINIO ".

Questa Benedizione particolare , consiste in una catena di ferro , considerata tutt'oggi una reliquia , messa al collo dei fedeli , prima di essere baciata , che vogliono essere protetti e benedetti dal male e dalle malattie.
Giungono a SARSINA migliaia di fedeli da tutta Italia , anche malati , per chiedere salute e conforto . E' usata come preghiera contro l'esorcismo.

** MA PERCHE' UNA CATENA DI FERRO ????

SAN VICINIO , durante la sua vita , scelse di vivere in povertà , solitudine e preghiera per essere più vicino a Dio , e in penitenza durante la preghiera metteva al collo una catena e vi appendeva una grossa pietra , costringendolo in una posizione molto scomoda.

Tutto questo , lo avvicinava di più a Dio , il Quale gli dava la forza per la Grazia per combattere il Male e vincere le malattie.
Il Vescovo aiutò sempre le persone intorno a sè che lo consideravano un Santo e ricorrevano da LUI per trovare Pace e Serenità nella vita quotidiana.

Ancora oggi , all'interno della CATTEDRALE , operano alcuni Sacerdoti che , su AUTORIZZAZIONE del VESCOVO, hanno il compito di eseguire esorcismi.

Se visitate la BASILICA, sotto all'altare trovate la reliquia del SANTO e dentro al tabernacolo la celebre " CATENA "che viene
usata sui fedeli che lo richiedono.


*** Altre cose molto interessanti da vedere sono :

il MUSEO ARCHEOLOGO NAZIONALE

la PIAZZA PLAUTO , è la piazza principale , inaugurata nel 2004,
dopo diversi lavori di ripavimentazione ed opere architettoniche .

MUSEO DELL'ARTE SACRA , è un palazzo dove sono raccolti una collezione importante di oggetti sacri , liturgici , dipinti , salvati dal degrado , dai furti e da atti vandalici .
Vi sono teche che contengono autentiche campane in bronzo e raccolte di indumenti sacri ; il più antico e pregiato è la MITRA AURIFREGIATA di un Vescovo vissuto nel 1700 , che è intessuta con tralci vegetali in filato d'oro.


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SARSINA ha anche ottime attrattive NATURALISTICHE , una in particolare sono " LE MARMITTE DEI GIGANTI ", considerato unico in ROMAGNA e raro in ITALIA .

LE MARMITTE DEI GIGANTI , immerse in un parco naturale , sono un particolare fenomeno di erosione fluviale , da forme singolari e rara bellezza.
L'acqua vorticosa crea profonde fosse circolari .
Il moto vorticoso delle acque di due torrenti , CROCETTA e MOLINELLO, ha creato una galleria originale attraverso la quale scorre incessantemente l'acqua , che poi precipita nella cavità sotto e attraverso una galleria interna, arriva fino all'ultima marmitta.
Questo fenomeno è dovuto alla particolare velocità di caduta dell'acqua .
Un sentiero porta a contatto con l'acqua che " MULINA" in TRE MARMITTE GIGANTI .
Gli ACCESSI alle MARMITTE GIGANTI , si trovano a 500 m. dal paese , in direzione BAGNO DI ROMAGNA .
Troverete un pannello informativo che vi segnala il percorso , a DESTRA per le MARMITTE DI RIO CROCETTA e più avanti , sulla SINISTRA , dopo 100 m., si trovano le MARMITTE DEL FOSSO MOLINELLO.
L'area è attrezzata anche per fare pic-nic .

Per gli amanti della natura , ci sono itinerari da percorrere in MOUNTAIN BIKE , definiti dai professionisti , i più belli in assoluto a livello Nazionale .
Sono 130 km. in mezzo ad ambienti pregiati ed unici .
Gli itinerari sono diversificati in base alle nostre capacità e vanno dal FACILE al MOLTO DIFFICILE .


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