29 dicembre 2007

LA DOMUS DEL CHIRURGO


Durante l'estate del 1989, in occasione di alcuni lavori di abbellimento urbano in piazza Ferrari a Rimini, sono venuti alla luce materiali archeologici di notevole interesse, relativi ad una villa correlata a notevoli accessori di raro valore.
I lavori di scavo, immediatamente intrapresi, durati una decina di anni con alcune comprensibili lunghe pause, hanno permesso di identificare un grande complesso archeologico sviluppatosi tra l'epoca romana tardo-imperiale e la tarda antichità.

Lo scavo, condotto dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna in collaborazione con i Musei Comunali di Rimini, ha messo in luce una domus della seconda metà del II sec. d.C., edificata in un'area già abitata dall'età repubblicana, non lontano dal porto di Ariminum.


Oltre ai mosaici l'area aveva restituito nel corso dei secoli vari materiali:
un epigrafe,
delle sculture in pietra
e resti di decorazione architettonica.

Il complesso rinvenuto si componeva della cosidetta "Domus del chirurgo" di età romana e di un edificio tardo antico.
La "Domus" venne edificata nel corso della seconda metà del II secolo d.C.

L'edificio è stato identificato con l'abitazione e lo studio professionale di un importante medico, una specie di "Taberna medica domestica" con spazi riservati a ricevere, a visitare ed a curare i pazienti, come dimostrano il notevole strumentario chirurgico rinvenuto: la più importante testimonianza chirurgica nel mondo romano finora mai rinvenuta.


Prestigiosi mosaici e vivaci affreschi descrivono una residenza ad uso privato e professionale. Fra gli ambienti di rappresentanza risalta il triclinium ornato da un mosaico con grande vaso e, alle pareti, da affreschi e da un raffinato pannello in vetro che raffigura pesci su fondo marino.

Nella stanza dall'elegante mosaico con Orfeo è stato rinvenuto un ricchissimo corredo chirurgico insieme a mortai per la preparazione di farmaci, inerenti all'attività medica del proprietario.

La domus, articolata su due piani, fu distrutta da un incendio nella seconda metà del III sec., sotto l'incalzare delle prime orde barbariche.

Fra il V e il VI secolo, sui ruderi della parte anteriore, crebbe una residenza con mosaici a motivi geometrici. La tecnica di riscaldamento di alcuni vani denota il prestigio del palazzo, soggetto a graduale distruzione, fino all'inserimento, sulle sue rovine, di sepolture.

Nel VII sec. la zona fu occupata da un edificio "povero" nelle tecniche costruttive, che, ancora nell'altomedioevo, lasciò campo ad uno spazio aperto.

L'importante area archeologica è al centro di un progetto di musealizzazione. I materiali rinvenuti sono esposti nel vicino Museo della Città.




Con tutta probabilità il chirurgo era di origine e cultura greca, come dimostrano iscrizioni in caratteri greci rinvenute.

Un violento incendio, avvenuto verso il 257 d.C. devastò la domus.
Tale distruzione viene collegata con l'invasione barbarica della Valle Padana ad opera degli Alamanni.
Infatti, anche l'ultima cortina muraria riminese, quella riferibile al III secolo d.C., fu innalzata velocemente a causa dell' imminente arrivo degli Alamanni. Inoltre l'ubicazione della domus, in riva al mare, probabilmente sotto una pineta, denota come fosse stata costruita durante un periodo di pace.
Tuttavia durante la discesa delle genti barbare, fu una delle prime ad essere colpita dai dardi incendiati scagliati dai navigli Alamanni.





Nella stanza dall'elegante mosaico con Orfeo è stato rinvenuto un ricchissimo corredo chirurgico insieme a mortai per la preparazione di farmaci, inerenti all'attività medica del proprietario.

La domus, articolata su due piani, fu distrutta da un incendio nella seconda metà del III sec., sotto l'incalzare delle prime orde barbariche.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Raggio di Sole, un caro saluto da Antonella!!!

sauvage27 ha detto...

Che bello venire a conoscenza di siti storico artistici italiani...che altrimenti sarebbero sconosciuti ai più che come me sono sempre con le pantofole ai piedi...ma con un libro in mano... , ..mandi mandi ...Loris...

Ondamagis ha detto...

Certi posti dovrebbero essere più pubblicizzati. Ciao, ma che vedo? Anche la nostra Anto! si è fatta anche lei un blog?

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