12 dicembre 2007

LA PIADINA ROMAGNOLA

Durante l'estate a pranzo o a cena un pasto che si consuma molto volentieri è il tipico prosciutto e melone. In Romagna , questa pietanza è spesso accompagnata con la piadina , che sostituisce molto volentieri il pane.
Conosciuta ed apprezzata da tanti buongustai e perché no, anche golosamente invidiata, la piada o piadina romagnola ha origini antiche e racconta la storia della gente di Romagna (popolo da sempre vissuto a stretto contatto con la terra e con la durezza della vita ad essa legata) presentandola come lei stessa è; semplice, di facile accostamento, generosa.
Questo "pane" di vecchissima tradizione (preparato fin dai tempi dei Romani) è stato riconosciuto nella gastronomia tipica romagnola quale alimento sano e genuino e, come tante altre specialità ed antichi alimenti, ha una sua storia personale fra cultura popolare e ricette di cucina.
Inizialmente la piadina la si trovava unicamente nelle tavole delle famiglie contadine al posto del pane essendo preparata con un tipo di impasto che procurava una maggiore sensazione di sazietà poi, negli anni, l'evoluzione nella preparazione della piadina ha fatto si che venisse modificata la ricetta originaria in base alle tradizioni ed alla cultura di ogni città della Romagna inserendosi nella cucina tradizionale romagnola fra i prodotti gastronomici tipici ed acquistando una fama non solo nazionale ma anche internazionale.
Si mangia calda oppure fredda ed è buonissima sia da sola sia farcita con salumi, formaggi, uno su tutti il tipico squaquerone ,salsiccia, verdure gratinate o erbette (da non disdegnare la farcitura dolce con nutella,) ma in ogni caso sempre accompagnata dagli ottimi e generosi vini tipici delle campagne romagnole (il sangiovese, il trebbiano, il pagadebit, l'albana, la cagnina, ecc.).
La si può gustare quasi ovunque e sono numerosi, lungo le strade della Romagna, i piccoli chioschi (baracchini della piadina) che propongono la piada sia nella versione classica sia con i vari ripieni.
E' un mangiare fragrante e saporito alla portata di tutti ed essendo un valido sostituto del pane la piadina Romagnola può accompagnare qualsiasi tipo di pietanza......... provare per credere!!

Ricordo sempre quando ero piccola che la mia mamma la preparava spesso per noi e ricordo preparava l'impasto della piadina con farina, acqua, sale e strutto di maiale (oppure olio per cucinare) ed una volta suddiviso l'impasto in piccole pagnotte le "tirava" con il matterello fino ad ottenere dei dischi per poi lasciarle cuocere rapidamente sul testo molto caldo.
La composizione originaria dell'impasto con il passare degli anni ha subito delle trasformazioni e nuovi prodotti hanno sostituito quelli del passato. Inizialmente era completamente assente la lievitazione poi, , si cominciò ad aggiungere un pizzico di bicarbonato (che aveva l'inconveniente di ingiallire l'impasto) e successivamente prese piede la dose (composta da vari ingredienti e venduta direttamente dai fornai) che eliminò l'ingiallimento.

La ricetta della classica piadina Romagnola è la seguente:

Ingredienti :

- 1 Kg. di farina tipo "0"
- 150 gr. di strutto
- Un pizzico di sale
- Acqua o latte quanto basta (con il latte diventa più morbida) .

Preparazione :

Unire tutti gli ingredienti con l'acqua o il latte fino ad ottenere un impasto abbastanza sodo (non lavoratelo eccessivamente perché si potrebbero formare delle bolle durante la cottura), fare riposare per circa un' ora coperto con uno strofinaccio pulito.
Suddividere l'impasto in pagnottelle che, una volta distese con il mattarello , devono formare delle "piade" di circa 25-30 cm. di diametro.
Lo spessore dipende molto dai gusti e può andare da due fino a cinque-sei millimetri (durante la cottura cresce).
Ricordarsi di strofinare frequentemente il mattarello con della farina per evitare che l'impasto vi si attacchi.
La piada deve essere cotta su di una teglia in ghisa o, ancora meglio, in terracotta sotto cui deve ardere un fuoco allegro perché la piadina deve essere cotta in fretta.
Mano a mano che la cottura procede in superficie si formano delle bolle medio-piccole più cotte che conferiscono l'aspetto caratteristico.
E' bene "sforacchiare" entrambe le superfici della piadina con una forchetta per migliorare la cottura interna. Utilizzate un coltello lungo a lama larga per rigirare in senso orario e rivoltare spesso la piadina. Voi non immaginate che buon odore si espandeva per la casa......

Oggi si è un po' perso l'usanza di impastare la piada in casa anchè perche' la si trova in tutti i supermercati in comode confezioni da 5 piadine precotte, sempre pronte per l'uso.

Un consiglio che voglio darvi è questo: se capitate in Romagna non ripartite senza prima fermarvi in qualche chiosco a gustarvi una bella piadina ....magari squaquerone e rucola oppure la classica con il prosciutto crudo.Buon appetito a tutti...


























5 commenti:

Anonimo ha detto...

Buona la piadina! Mi piace con lo stracchino e il prosciutto crudo... Ciao!!!!

sauvage27 ha detto...

...se capitassiin Romagna certamente non ripartite senza assaggiare questa piadina...certo che no... , ..mandi mandi ...Loris....

Anonimo ha detto...

Ancora? E dagli co' sta piadina! Io l'ho mangiata (e gustata) dopo averla vista fare soyyo i miei occhi e dentro l'aggeggio che hai descritto tu, il paiolo, no...il tinello...no...il testo, insomma! Però resto sempre dell'idea che non puoi continuare a farmi ingrassare ad ogni lettura!

Laura ha detto...

Ma quanto è buona? Perdo ancora 2 chili poi una me la permetto. Ciao e buona giornata.

Anonimo ha detto...

Ciao,passo a ricambiare la visita e mi fermo qui dalla "Piada",piatto della mia zona che letteralmente adoro! Elga

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