Le prime tappe del viaggio di Leonardo al seguito dell'esercito di Cesare Borgia sono Urbino e Pesaro.
Successivamente Leonardo risale le rive dell'Adriatico e l'8 agosto 1502 è a Rimini .
La data è riportata in un foglio del
CODICE L con un'annotazione divenuta famosa " Fassi un'armonia colle diverse cadute d'acqua, come vedesti alla fonte di Rimini…".
La fontana che aveva colpito il viaggiatore con la musicalità dei suoi zampilli era verosimilmente la fontana detta della Pigna posta allora nella piazza dell'Arengo e oggi in Piazza Cavour.
Sappiamo che Leonardo si dilettava nel suono e nel canto del liuto ed è lecito supporre che fosse attratto da qualsiasi fenomeno riconducibile ad una melodia naturale.
Possono riferirsi al soggiorno riminese anche alcune annotazioni ricavate dall'osservazione di tratti della costa adriatica, con commenti e riflessioni sull'aerodinamica e lo schizzo di un "navilio" cioè di una imbarcazione che appare molto simile nella forma alle comuni barche romagnole.
Riminese era anche Roberto Valturio autore del "De re militari" (1483) opera che Leonardo aveva letto e che faceva parte della sua biblioteca.
Ma l'incarico di architetto e ingegnere generale lo porta presto altrove. Il 10 agosto, giorno della fiera di San Lorenzo, è a Cesena, città centrale nei progetti ambiziosi del Valentino che ne voleva fare la capitale del ducato, riorganizzandola e dotandola di nuove opere civili e militari.
A Cesena, dove si ferma presumibilmente per tutto il mese di agosto, Leonardo studia e disegna le opere di fortificazione e di difesa:il complesso della Rocca, le mura urbane e le porte di accesso alla città tra cui la Portaccia collocata sul torrente Cesuola.
Leonardo esegue i rilievi dell'intero perimetro della fortificazione cesenate con il metodo detto "itinerante" basato cioè sulla misurazione orientata di segmenti consecutivi di mura.
Ma il suo interesse non si limita alle fortificazioni.
Muovendosi nel territorio cesenate annota e disegna velocemente oggetti e situazioni che lo incuriosiscono. Così disegna la modanatura di una finestra osservata in città, ritrae un meandro di fiume corredandolo di considerazioni sull'idraulica, schizza una particolare tipologia di carro.
E' colpito dalle abitudini di vita e di lavoro della popolazione locale: a questo riguardo annota l'uso dei pastori di comunicare tra loro mediante corni inseriti per amplificarne il suono in cavità ricavate nelle pendici dell'Appennino e il metodo semplice ed efficace con cui i contadini conservano l'uva, facendo scendere i grappoli maturi da un bastone di sostegno.
Nei primi giorni di settembre, lo ritroviamo nuovamente sulla costa a Cesenatico. Nel nuovo ducato romagnolo Cesenatico necessitava di un'attenzione del tutto particolare: era infatti il porto principale del territorio, invidiato e ambito dai veneziani e vicinissimo a Cesena .
Il porto canale era stato realizzato all'inizio del Trecento ed era stato oggetto delle continue cure delle magistrature comunali di Cesena che avevano nominato anche diversi ingegneri idraulici alla sua sovrintendenza.
Cesare Borgia intendeva probabilmente fortificarlo, adeguando le difese della rocca eretta in epoca medievale, ma soprattutto risolvere, con l'aiuto di Leonardo, l'annoso problema dell'insabbiamento dell'imboccatura.
Leonardo ne compie il rilievo con la medesima tecnica che si ritrova in altre sue planimetrie. Il canale è misurato di tratto in tratto con lunghezze espresse in braccia di Cesena (1 braccio corrisponde a 0,62 metri) Dall'alto in basso sono visibili i moli guardiani, la curva accentuata verso sinistra, il ponte di san Giuseppe, la confluenza con il Canale Fossatone.
Ai lati del rilievo del porto sono presenti altri disegni e annotazioni riguardanti bastioni e fortificazioni.
Due fogli dopo, Leonardo disegna anche una veduta a volo d'uccello del porto canale con le costruzioni circostanti e gli specchi d'acqua delle saline che si estendevano nell'area circostante.
Il disegno fu, con tutta probabilità, ripreso dall'alto della rocca che sorgeva ai margini del borgo marinaro, andata poi distrutta durante la seconda guerra mondiale.
Dopo pochi giorni Leonardo è di nuovo in viaggio. Nel corso del viaggio si ferma probabilmente a Faenza e disegna un edificio religioso identificabile con la cattedrale.
Il 10 settembre è a Imola e vi soggiorna fino a dicembre.
Imola è in quel momento un vero e proprio "campo militare". Cesare Borgia vi ammassa uomini ed armi con l'intenzione forse di muovere da lì un attacco contro Bologna e costringere i Bentivoglio signori della città alla resa. Quei mesi turbolenti sono raccontati, in puntuali lettere informative spedite ai magistrati fiorentini, da un testimone di eccezione: Niccolò Machiavelli, presente a Imola come ambasciatore di Firenze per sondare gli umori del Valentino e studiarne le mosse in vista di un possibile attacco alle città toscane.
Leonardo a Imola percorre le vie e le piazze della città, studia le mura e le fortificazioni, come sempre riempie il suo taccuino di annotazioni e disegni.
Il frutto più prezioso del suo soggiorno imolese è la pianta della città ora conservata presso la Royal Library nel castello di Windsor.
La città intera, con le sue vie, i quartieri, i bastioni, le porte, la Rocca ed il territorio circostante solcato dalle anse azzurrine del fiume Santerno, sono inscritti in un cerchio diviso da otto raggi recanti i nomi dei venti.
Il valore dellapianta è insieme scientifico e artistico. Insieme alla quasi contemporanea Carta fisica della Toscana, Emilia e Romagna è tra i più singolari capolavori di Leonardo, frutto " di ricognizioni sul terreno, di ricerche sulla cartografia preesistente, di riorchestrazioni in studio, oltre che di teorie filosofiche dell'universo e di esperienza estetica" ( Alessandro Vezzosi).
Il 1503 porta con sé anche la fine dell'ambizioso progetto politico di Cesare Borgia.
Il Valentino, morto il papa padre e protettore, abbandona la Romagna per non farvi più ritorno.
Leonardo rientra al servizio di Firenze.
Lo attende il sorriso della Gioconda.
Skyros (Grecia): c'è chi dice no!
1 settimana fa
14 commenti:
devo tornare, ora è troppo tardi! Bacione egrazie per i messaggi bellissimi di auguri. Se il'unica che se n'è ricordata! Grazie amica mia!
grazie sei splendida come un raggio di sole...
interessante questo post....
un giro in emilia romagna e poi la gioconda ....bello
Non mi sembra di aver toccato qualcosa, perchè nel profilo non ho modificato niente, è tutto come prima, quando ti esce pop up rispondi si, ma mi sembra strano, io riesco ad entrare tranquillamente anche senza password...rivedrò cmq più tardi. Un abbraccio e grazie per la visita. Anche Mauro prima era entrato e non ha avuto problemi, poi mi ha detto la stessa tua cosa...boh, verificherò
Grazie Gise, per aver fatto sapere ad Enrico del compleanno in comune, si è subito fatto vivo per farmeli anche lui e poco fa ho ricambiato anch'io. Un abbraccio all'unica amica che si è ricordata e per prima. Grazie ancora, ti riserverò un bel pezzo goloso di cioccolato, non di torta, come preferisci tu...eh eh eh
un commento al volo e poi mi sa che faccio un giro veloce da ondalis, brava gisella, quanto mi piace leonardo
Ciao! Benissimo!! Un altro blog sulla nostra bella Romagna... avanti così... ciao!!
Cesenatico.blog.com
Romagna..terra ricca di sorrisi giocondi e di sogni....
Un vero e proprio crovevia questa terra!
Ciao, Gise, grazie ancora per aver fatto da divulgatrice. allora, da fonti più informatiche ho saputo che l'apertura della pg. di cui mi dicevi è causata dalle impostazioni del tuo pc, non dalle mienel blog. Infatti molti che hanno avuto difficoltà, più tardi sono riusciti ad entrare. Riprova anche tu. Un bacione
Grazie per la visita ed il commento.
Per un sonetto di Shakespeare penso che la rosa fosse il minimo...
saluti notturni dall'Umbria.
Fabio
Gise, anche a me è capitato che qualche mess. non comparisse e ci sono rimasta male, pensando che non fosse stato accettato o cancellato, ma probabilmente dipende dal server di blogger, ripetilo e poi accertarti che sia visibile. Io ho anche tolto la verifica del codice in lettere che appariva prima, come mi ha suggerito Loris, era infatti piuttosto lungo come passaggio. Riprova. E grazie ancora di tutto. Stasera, lancerò l'altra recensione della storia di Elisabetta, da regina, col suo bello. Buonanotte e un bacione
Ah...Leonardo....deh
Quando lasci un messaggio... verifica di essere entrata nel tuo blog (nella striscia blu del blog ...in alto a destra deve essere indicato il tuo indirizzo di posta)... , ..mandi mandi ...Loris...
Volevo dire che a volte si apre la pagina del nostro blog ...possiamo girare ma non siamo entrati completamente...e quando andiamo a commentare un utente...il messaggio non parte..., ..per cui dobbiamo verificare che sullla striscia blu del blog risulti il proprio indirizo email...e deve esserci all'angolo anche la scritta ...esci... , ..se non c'è allora il messaggio non parte perchèp non siamo collegati..., ..quindi bisogna cliccare su Entra ...e poi ritornare indietro con la freccetta del broser e rispedire il messaggio... , ..Gy..perdonami..ma più confuso di così non potevo essere... , ..grazie dell'attenzione..e certo di un positivo riscontro a questa mia...anticipatamente ringrazio e saluto...mandi mandi ..:Loris....
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